Cos'è l'affido familiare
L’affido familiare è un intervento temporaneo di aiuto e sostegno ad un minore che proviene da una famiglia in difficoltà. L’affido familiare è regolato dalla legge 184/83, successivamente modificata dalla legge 149/01, che sancisce il diritto inalienabile del minore ad essere educato nell’ambito della propria famiglia.
Chi sono le famiglie di origine
L’aiuto concreto di un’altra famiglia può aiutarle a superare le loro problematiche, ad avere gli stimoli necessari per migliorare le loro condizioni di vita. Chiaramente l’inserimento del minore nella famiglia affidataria è finalizzato a mantenere costanti e continui i rapporti con la famiglia d’origine del minore affidato a meno che non vi siano prescrizioni contrarie da parte dei Servizi Sociali o del Tribunale per i minorenni. Obiettivo finale dell’affido è il ritorno del minore nella famiglia di origine.
Chi sono i bambini/ragazzi affidati
Raramente sono bambini molto piccoli. Più di frequente sono fanciulli (6-10 anni) o adolescenti, italiani o stranieri.
Chi sono le famiglie affidatarie
A seconda dei bisogni del minore e della disponibilità degli affidatari, l’affido può inoltre essere a tempo pieno, cioè consistente nel trasferimento completo del minore presso gli affidatari, oppure a tempo parziale, cioè solo per alcune ore del giorno o per alcuni giorni della settimana.
Differenza tra affido e adozione
Affido ed adozione seguono due percorsi differenti, non sovrapponibili, per cui una famiglia che volesse adottare un minore non deve, per questo scopo, fare “domanda di affidamento familiare”, bensì rivolgersi al Tribunale per i Minorenni per chiedere di essere inserita in un’apposita lista delle “famiglie adottive”.
La conclusione dell’affido
L’affido familiare cessa quando la famiglia d’origine ha superato le sue difficoltà. Come l’avvio, anche la conclusione, ordinariamente, avviene in modo graduale. Agli affidatari, salvo eventuali controindicazioni, è consentito incontrare di tanto in tanto il minore avuto in affido, per custodire la relazione affettiva creatasi durante l’accoglienza.